martedì 6 marzo 2018

CHECKOUT BOY HAS GOT NO JOY di Verdiana Raw

Dal  nulla, ecco a voi un costante zero.

Una sommessa arrogante volenterosa scommessa

per dimostrare chi è il più debole.

'Sono niente.'

'Sono dolore senza di te.'

Pancia vuota

pensiero sgretolato

frigo vuoto

tempo vuoto

amor con toda su brujeria, porqueria,

in piedi con la televisione accesa e un piatto a spirale in frantumi.

Basta un colpo di tosse a capovolgere il 14 in 18,

l'Emendamento delle cose guaste.

Incrocio uno yogurt con un libro

-(noioso , così noioso!)-

come solo l'ideadiunapersona invece della persona puo'

essere.

E pensare che ti avrei amato lo stesso.

Anche senza foster wallace

anche senza quei brutti momenti di inestetismi metafisici retrivi

mentre volevo baciarti e basta.

Fosse chiaro...

Mi sconquassa rivedermi a testa in giu'

a pigiarmi  su una calcolatrice invisibile:

meno silenzio delle dodici e cinquantatrè uguale...

Uguale a cosa?

A un'ombra stracciata. Un permesso non regolabile. Una linea di Tarocchi non edificabile. Un ponte non rintracciabile.

Mi vien da ridere. Mi viene da vomitare.

Insomma, mi viene.

Tu? Non venivi.

Io? Nemmeno.

Anzi, io, proprio, mai.

La punta dei tuoi capelli corrrisponde al culmine della mia finzione,

carne dopo occhi,

voce dopo peli,

lingua,

sogni cocciuti,

gatti strozzati dalle carezze.

 
E lo hai.

Ti avrei, potrei, riconoscimi.

Spegniti una buona volta.

 

Non avrei mai creduto di finirla così, e adesso

mi viene da voltarmi, da mangiare un'arancia, da spaccarmi un braccio,

mi viene.

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