martedì 31 ottobre 2017

MARTEDI di Francesco Chiantese

Mattutino
Dalla tua pelle appresi molte cose:
il gusto del falco per i prati e le colline,
il piacere del vento nello scivolare lungo i solchi dei campi,
la fretta dell'acqua di appropriarsi della terra
ed il senso che ha,
nella notte,
la luce della luna.


Vespro
L'aria si secca e si fa sottile.
Il tessuto della terra su cui siedo si abbruma nei solchi lunghi ed umidi
come certi pensieri si preparano all'autunno.
La nostalgia ha sempre il sapore di castagne,
pentole di rame e legna che arde;
foglie di acero raccolte.

Compieta
Mi piaceva sparire
nell'entusiasmo del mare,
che ti faceva correre veloce, senza voltarti.
Restare spettatore della felicità dei tuoi piedi veloci, nascosto per non ingombrare.
Avrei voluto perderti così,
per troppa fortuna,
per troppa bellezza,
per troppo mare.

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