Sciaoraga, come
butta? Come avrete saputo ho avuto dei problemi negli ultimi otto mesi: sono
stato internato e tutte cose. Adesso comunque sto molto meglio. Colpa del
vecchio dottore, che non capiva niente e mi aveva dato le medicine sbagliate;
ora ho un dottore nuovo, che è molto bravo e mi ha dato le medicine giuste.
In parrocchia avevamo
paura dei drogati del diavolo. Ma l'uscita nell'87 di Canto Pagano dei Moda
mi parve un compromesso ragionevole. Me ne fece dono il chiomato Zatteri: mi
avvicinai così al mondo dei capelloni, dal quale mi trovo oggi
irrimediabilmente bandito.
Coriandolare tutto il
giorno poteva ucciderti, amico, nella spietata estate del '98. Un discreto
nitore. Io ero un signore del pensiero, estraneo alle mode. Non volevo e non
riuscivo a farmi coinvolgere. Simo, invece, a neanche vent'anni flirtava col
cartello fiorentino della cocaina e per noi era quasi un dio. Ma un dio
silenico, dionisiaco, misterico, iniziatico. 'Volete provare la bamba, raga?'
Chissà, forse mentivamo quando dicemmo che eravamo scioccati e che non avevamo
mai provato. Chi può dirlo? Fatto sta che Simo aveva preso a chiodo tipo cento
grammi. Una storia pesa che gestì nel peggiore dei modi, perdendo un sacco di
amici e rischiando la sua stessa vita. Erano gli anni in cui l'eroina
cominciava a cavare i denti alle più belle ragazze del quartiere. Trovavo
sempre più difficile continuare a studiare, ma per fortuna mio nonno mi aveva
letto Pinocchio da piccolo e sapevo più o meno cosa fare.
Mio nonno, a sua
volta, ha otto anni quando, mentre si trova sulla spiaggia con degli amici in
una calda mattina di giugno del 1918, vede arrivare degli aereoplani che
solcano rasenti il mare: per quanto si sgoli, mentre urla non riesce a sentire
il proprio grido. Nel frattempo l'altro mio nonno ha tre anni e, pur vivendo a
poche centinaia di metri di distanza, non può neanche avere idea della guerra
che fino ad allora ha accompagnato la sua intera esistenza. Sarebbe
interessante seguirne i diversi percorsi di vita durante il ventennio fascista.
E anche dopo. Ma dobbiamo invece tornare subito nella seconda metà del
ventesimo secolo, quasi dieci anni dopo lo scioglimento dei Beatles, in piena
apocalisse punk.
Quando esco
dall'asilo, dopo ore di intensa disciplina prescolare, ho esigenze ben precise.
In primis scorrazzare fra i piccioni nei giardini davanti a scuola.
Adoro farli scappare. Al primo fiatone riedo al padre mio, dal quale esigo poi
di fermarci al bar (tre paste) e al giornalaio (figurine e, se va bene, una
bustona Fantasia o l'ultimo Barbapapà). Ovviamente senza dire
nulla alla mamma, che comunque mi sorprende colla bocca sporca di zucchero; io
allora mi rifaccio su mio padre, che incolpo di avermi sputtanato. Sono un
cinquenne viziato e tirannico proprio a causa sua: ha voluto permettermi di
essere libero di pretendere, dalle persone, dalla vita, da me stesso. E così
per tutte le elementari e oltre. Fu un giorno al culmine di insidiose e
depauperanti insistenze che gli promisi di dargli un milione appena ne avessi
avuto la possibilità ('se me lo compri, da grande ti regalo un miglione').
Un milione di lire, ovviamente, corrispondente ad un onesto stipendio mensile
dei primi anni '80. La sorte mi concesse di poter teneramente onorare
quell'avito e già consapevole impegno nell'annus mirabilis 2002.
Giugno '90: chi ha
pomiciato con chi alla festa di Giova? Vorrei non crederci quando mi raccontano
che la Tiziana lo ha portato in camera e son rimasti chiusi un'ora. Nooooo, non
posso sopportarlo. Non saprò mai riprendermi del tutto. E lo stesso resoconto
di Giova ('altro che pomiciare!') mi brucerà per sempre. Sono ancora nel
devastante purgatorio della mia immota e irreciprocante estraneità, nella più
frustrante inespressione della mia virilità. A un passo dal diventare un serial
killer o peggio.
L'altra faccia della
torrida estate '98 non riuscì meno ruvida: ormai scafato, dovevo anzi stare
attento a non farmi scopare da chicchessìa. Quante volte il grande Erettore ha
dovuto essere il grande Ammosciatore. Oh, signori. Io apro i cieli e i mari,
posso bruciare l'anima delle persone, e come confortavo le persone complessate
al contempo castigavo chi presumeva di spiegare chi ero. Così, se mi prevedi ai
tarocchi che stasera andremo a letto insieme – come fece la Vero dopo avermi
chiesto di raggiungerla in camera – ammetto che è una mossa carina, però poi
devo dimostrarti che posso cambiare il futuro. Specie per insegnarti 'Kualcosa
sui tarokki'. Vent'anni in un battito di ciglia. Nulla è cambiato. Non ho
mai ostentato la mia eterosessualità, e vivo in sintonia collo spirito dei
tempi, ma tu devi conoscere l'educazione: non puoi venirmi su FB a chiedermi –
come ha fatto Christian solo tre giorni fa – la foto del mio cazzo, per poi
schernire la mia titubanza ed incoraggiarmi superficialmente ad esperire la mia
presunta bisessualità. Io sono un fair player ma non sopporto che uno pensi di
essere avanti a me solo perché è omosessuale. Mi son sentito molestato. E
neanche riuscivo a vomitare gli insulti omofobici del caso, in quanto la mia
cultura mi impedisce di formularli. Così non va bene. Compleanno dimmerda.
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