martedì 31 ottobre 2017

ATTENTA, MI AVEVA DETTO LA STREGA di Monica Capomonte


La strega del Paese mi preparò la pozione amorosa da sciogliere nel vino.

Io lo feci, mentre preparavo una cena romantica per la notte d’Ognissanti.

“Attenta” mi aveva detto la strega “questa malia farà cadere in amore chi non ti ama

Ma farà cessare per sempre d’amarti chi già si strugge per te”.

Ero sicura che lui non mi amasse, e avesse accettato l’invito per gentilezza, per abitudine. Forse per un po’ di pietà che provava per il mio sentimento.

Servii in tavola le mie prelibatezze col vino fatato e quando tornai con l’arrosto vidi che il suo bicchiere era vuoto.

Osservai bene. Guardai. Lui sorrideva, come sempre senza passione, con la gentilezza che si riserva a un’amica, a una semplice vicina di casa.

Andò avanti così, per tutta la sera, e quando provai a baciarlo, rispose senza un fremito nelle sue labbra.

“Attenta” mi aveva detto la strega.

Forse che mi aveva sempre amata in segreto e ora lo avevo perduto con la magia?

Forse avevo sciupato per sempre un sentimento speciale che credevo fatto di silenzi e che invece nascondeva una vera passione?

Poi vidi le gocce, sul pavimento. Lui sorrise, imbarazzato. 

“ In verità sono astemio” si giustificò.

E poi vidi quello che rimaneva nel vino nella ciotola di Erik.

“Erik, cagnolino mio ….”

Ma quello digrignò i denti e si allontanò.

“Attenta” mi aveva detto la strega.

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