sabato 5 agosto 2017

LUNEDI di Francesco Chiantese


Lunedì/Mattutino
Nel suo sorridere è la mia casa
tra quelle due sponde di un fiume,
che mi fa da argine o che mi lascia passare,
ci sta chi ogni volta mi trova nudo
e mi insegna, bambino o mi ascolta, saggio;
e mi afferra, ramingo o mi svela, nascosto.
Piccolo è il mondo, tra il suo sguardo e il mio, quando mi sfiora il petto.
Breve è il tempo, tra il mio seno ed il suo, quando le stringo i fianchi.
Solo sulla sua pelle è la mia strada del ritorno.

 
Lunedì/Vespro
La paura ha allargato gli argini ed il fiume,
adesso non appare diverso dal mare e le mie mani,
parole straniere di una lingua d'infanzia assenti, a te conosciute.
Dai miei sorrisi che non vedrai, non nasceranno tuoi sorrisi.
I nomi che ti diedi
i profumi che ti rubai
finiranno sottovuoto come la voce, nelle preghiere.

 
Lunedì/Compieta
Sulla cima della nostra collina
a Sant'Andrea
mi misi in punta di piedi
per sognarmi albero;
ma
la mia chioma perde capelli fin dalla primavera
e le mie radici
soffrono d'inciampo.
Solo questo avevo da offrirti,
perdonami.


 

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