lunedì 1 maggio 2017

VENTISETTELUGLIOMILLENOVECENTOSETTANTASEI di Gabriele Giustri


Caldo, caldo pazzesco, saranno state quasi le quattro di notte quando decisi di uscire, fine luglio, città deserta. Ho fatto uno studio, alle quattro di notte, a parte le grandi rapine ai caveau delle banche, non succede quasi mai nulla, magari alle quattro e mezzo succede qualcosa, ma alle quattro nulla.

Insomma, vago per strada, giro l'angolo e trovo il “mio“ giardino, quello dove da ragazzino andavo a giocare e dove ho anche imparato ad andare in bici. Mi siedo su una panchina e mi accendo una sigaretta, non c'è nessuno, alle quattro al giardino ci sono solo i fantasmi, una pace, in cielo solo la luna piena che illumina a giorno, quando...,una voce, un sussurro, forse un sibilo, mi alzo di scatto, mi guardo intorno, non c'è nessuno, eppure mi era sembrato...tipo pssssssssssssh! Resto sul chi vive e di nuovo: psssssssssssh! Eh no! Questa volta ti ho sentito, mi giro di scatto e vedo un tizio, lo guardo meglio e mi sembra un barbone! Boh?

Quella panchina è mia! Per stanotte io dormo lì! - mi dice con voce calma

Non ho paura

Va bene vieni, comunque qui di panchine ce ne saranno mille -

E allora? A me piace quella...vai te su di un'altra panchina ce ne saranno mille...-

Non fa una piega.

...e poi c'ero prima io. -

Si, si, va bene. Ma chi sei, un clochard? -

Cosa? Ah già, nome elegante per dire barbone! -

Simpatico il barbone, dico dentro di me. A quel punto si alza e:

Dai su, esprimi i desideri, così me ne torno da dove sono venuto e buonanotte

Come dici?

Si i desideri! Dai ne hai due muoviti!

Semmai saranno tre desideri, chi sei te? Il Genio della lampada?

Si!

e la lampada?

Boh? Rotta, perduta scomparsa...

Chi è il pazzo io o lui?

Saranno stati trentamila o quarantamila anni fa, quelli come noi, erano tanti allora,...

Ma sto veramente ascoltando questo pazzo furioso oppure sono svenuto?

-… aiutavamo la gente e tutti ci volevano bene, poi siccome voi umanoidi siete degli avidi e volete il potere, i soldi e le donne...arrivarono gli SGRUTH, i moralizzatori, e tutto finì! Molti di noi scapparono in altre dimensioni spazio tempo altri purtroppo morirono ed io e pochi altri fummo rinchiusi nelle famose “lampade”. Solo un puro di cuore, senza secondi fini, senza manie di grandezza e di avidità, ci avrebbe liberato. Ma mi ascolti subumano?

Ma certo cavallo! Ehmmmm Genio,certo che ti ascolto, racconta... ma ora sei libero? Sei fuori dalla lampada e potrai fare quello che vuoi. Oltretutto mi sembri perfettamente integrato, parli un italiano correttissimo eh eh eh!

Noi MOU possiamo parlare qualsiasi lingua, qualsiasi dialetto o idioma, comunichiamo anche con gli animali e le piante. Comunichiamo con tutto il creato.

MOU?

Si il nostro vero nome è MOU e non GENI

Scusa, ma è molto più ganzo GENIO che MOU! MOU sembra una caramella.

Percepisco che tu non creda ad una sola parola di quello che sto dicendo, vero?

Si, si dai finisci il racconto eri rimasto che solo un puro di cuore potrà liberarti...Mi sembra che tu lo abbia trovato, sei libero, no?

No, No. Liberato, solo momentaneamente perché se chi mi libera usa i desideri...

Ah giusto i desideri, quanti sono poi? Tre?

Si, tre.

Quindi?

Quindi un cazzo! Il tipo che mi ha liberato era un barbone a cui ho preso dei vestiti

ecco da dove viene tanta eleganza! Ma non stavi meglio con il turbante, la vestaglia, le babbucce...

Si e il pigiama!  Il barbone ha trovato la lampada in una discarica, prima la lampada si trovava altrove non so neanche dove era ubriaco come un tegolo, ha creduto che fosse la lampada di Aladino e ha cominciato a strofinare...

hai conosciuto Aladino?

Aladino chi?

Quello della lampada, dai, c'è il libro

Lo so che c'è il libro ma io non ho mai conosciuto uno di nome Aladino.

Figurati!

Insomma, il barbone sfrega la lampada ed io esco

Quindi il barbone era un puro di cuore e ora sei libero!

No, non basta. La maledizione degli SGRUTH è molto chiara “ se colui o colei che libererà il MOU sarà degno e umile usando tutti e tre i desideri in modo giusto significa che il mondo è cambiato e allora il MOU sarà  libero.

Quindi?

 Quindi un cazzo! Voi maledetti idioti di esseri umani siete tutti avidi, volete per voi sempre le stesse cose, il potere, il denaro e il sesso.

Un momento fammi capire...

Ma vi rendete conto, chi è peggio? Io che l'ascolto, o lui che è sicuramente pazzo?

...il barbone cosa ti ha chiesto?

Appena sono apparso al barbone gli ho fatto la domanda di rito...

Tipo? Fammi sentire...

PADRONE COMANDA HAI TRE DESIDERI E IO SONO IL TUO SCHIAVO, COSA DESIDERI?

...e lui?

Lui mi ha guardato e mi ha chiesto una botticella di Barbera del '75 e felice se ne è andato. Sono alla deriva, capisci? Quel tipo non mi ha considerato seriamente, non ho esaudito gli altre due desideri... se fossero state richieste di cuore, veri desideri?! Io sarei libero..forse.

Complicata la faccenda! Vabbè però sarà sempre meglio che prigioniero della lampada...

No, non è così, è più complicato, sono come in un limbo, adesso non posso tornare nella lampada  né posso essere libero, sono bloccato qui e tra non molto mi dissolverò per sempre.

A questo punto (c'ero dentro fino al collo) volevo stare al gioco, volevo farlo contento questo pazzo.

E se ci provassi io a chiederti i due desideri rimasti, cosa dice il regolamento?

Che sei un idiota!? Il regolamento... Il regolamento, come lo chiami te, non ne parla di questo tipo di situazione. Ma tu non credi a una parola di tutto quello che ti ho detto. Mi credi pazzo quindi non si può fare.

Poi senza volere ho guardato l'orologio e mi sono accorto che erano ancora le quattro di notte, l'orologio era fermo.

Non è fermo! Il tempo non scorre, siamo fermi nel tempo, l'ho bloccato.

In quel momento, non so neanche io perché, mi è entrata nella testa  una situazione antica, riposta nell'archivio della memoria,  quando da bambino, con mio nonno,  guardavo le stelle al mare.

Il GENIO mi si avvicina e posandomi la mano sulla spalla mi dice solennemente:

PADRONE COMANDA HAI TRE DESIDERI E IO SONO IL TUO SCHIAVO, COSA DESIDERI?

Bene MOU, vorrei essere me stesso nel giorno del mio compleanno ventisette luglio millenovecentosettantasei alle ventuno e trenta a Castiglione della Pescaia provincia di Grosseto.

Perché? Cosa successe?

Che ti frega, sei o non sei il GENIO? Esegui il mio desiderio! Oltretutto ho solo due desideri invece che tre!.

Il GENIO mi toccò e come per incanto mi ritrovai bambino in terrazza al mare in braccio a mio nonno. Finalmente dopo tanto tempo rivivevo una sensazione che non avevo più provato, quella della felicità pura, della beata tranquillità, quella che solo quando non hai nessun problema puoi provare, quasi amniotica, se così si può dire.

Sai Gabri perché la luna è li?

No nonno, raccontamelo!

Allora stasera ti racconterò la storia dell'Aquila Reale che riportò la luna al suo posto dopo che i pirati l'avevano rubata...

Allora? Ti è piaciuto il tuffo nel passato? Hai rivissuto ciò che il tempo aveva ormai sopito?

Si!

Ma ero come incazzato, il fatto che il genio sapesse mi rendeva irrequieto

Allora dai! Esprimi l'ultimo desiderio e poi è finita, tanto saranno i soliti quattrini oppure la donna più bella del mondo...

Mi prese le mani e disse:

PADRONE COMANDA HAI UN DESIDERIO E IO SONO IL TUO SCHIAVO, COSA DESIDERI?

Puff!!! Mi ritrovai nel mio letto. Un sogno! Peccato!! Perchè?

Come lascia l'amaro in bocca un sogno quando è stato particolarmente piacevole...

La stioria non è finita. Tutti i ventisette di luglio che dio metta in terra io sogno nuovamente quella meravigliosa serata di tanti anni fa in terrazza sul mare e non vedo l'ora di sentire chiarissima la voce di mio nonno che con la sua proverbiale calma inizia a raccontarmi la Storia dell'Aquila Reale.

Spero che il MOU o GENIO che dir si voglia, sia libero e che la maledizione sia stata annullata. Penso di averlo sinceramente stupito:

al MOU chiesi di poter rivivere e riascoltare ogni ventisette di luglio quella favola meravigliosa.

Intanto io vivacchio pieno d'incertezze e resto in attesa di tante cose. Una cosa però è certa, quale? Il mio compleanno. La notte del ventisette di luglio di tutti gli anni, puntuale, sogno e fuggo dalla realtà verso una favola bellissima.

Come? Cosa dite? Raccontare a voi la storia dell'AquilaReale? Purtroppo non posso. Non la ricordo. Me la deve raccontare mio nonno.


 

 

 

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