Era il gennaio dell’85. Punta del Este si schiudeva pescosa
ai turisti nel frullio massimo dell’alta stagione. Bambina era con sua madre
sulla Playa Brava all’altezza di Parada 12, davanti
al secolare Hotel-San-Rafael-in-stile-Tudor-tutto-mattoni-rossi, dove stavano
trascorrendo le vacanze. Era un tipico giorno di vento e sole intrecciati, di
quelli che la sera ci si accorgeva delle ustioni di secondo grado, e Bambina aveva passato le ultime due ore sulla spiaggia a
creare un rifugio per le creature marine finite in crisi nel bagnasciuga. Nella
vasca protetta da alte pareti di sabbia, c’erano nove meduse, alcune
cristalline in atteggiamenti di aquagym attorno ad altre
immobili evidentemente malate, un trio di granchi da una chela sola, e un paio
di bivalvini in fin di vita, tutti a mollo nei pochi centimetri di acqua di
oceano.
Bambina, sentendosi insolata e stanca alla schiena, si alzò
rimirando la sua piscina-clinica con occhio commosso.
La bassa marea sarebbe durata almeno altre dodici ore, e la piscina poteva
reggere. Almeno per queste creature la morte avrebbe tardato ancora. Il giorno
prima il vento aveva portato un leone marino sulla spiaggia. Sicuramente veniva dall’isola Gorriti. La povera bestia era così
disorientata che aveva risalito il molo fin dentro l’hotel, e si era presentata
in accettazione quasi volesse prenotare una stanza. Infatti, fu l’ispirazione
dell’ideale missione di salvataggio intrapresa la
mattina dopo. Per un leone marino bisogna fare un
rifugio grande il triplo di questo, insomma. Mentre
Bambina formulava questo pensiero, dal nulla sono apparse due ragazzine più
grandi, che senza fermarsi davanti al rifugio, hanno preso a calci le pareti buttando nella piscina tutta la sabbia, e guardando ogni
tanto all’indietro se ne sono andate sghignazzando.
Due meduse erano sotterrate, le altre annaspavano, i
bivalvini erano arrivati alla loro fine, e dei tre granchi non c’era altro che
una chela che spuntava accusando direttamente il
sole.
Bambina si rivolse a sua madre.
«Ma perché l’hanno fatto?»
«Per cattiveria.»
Nessun commento:
Posta un commento