martedì 1 novembre 2016

PERIODO DI FUNGHI di Jack Panforte


Ante Scriptum:
A questo racconto tengo particolarmente e lo dedico agli zii Alfio e Maria che poi ne sono i protagonisti.

+++ PERIODO DI FUNGHI +++

Io non so se avete anche voi in famiglia dei cercatori di funghi, io si!

Succede 2 volte ogni anno in autunno e in primavera.
Lo zio Alfio e la zia Maria sono 2 anziani normali di 70 anni suonati, trascorrono le loro giornate a litigare fra loro, ad accompagnare i nipoti a farsi male al parco o a prendere brutti voti a scuola, e anche ad amarsi.
Tutto questo fino al momento in cui la temperatura diventa "quella giusta" e dopo un periodo di pioggia esce il sole.

E' il periodo dei funghi.

Improvvisamente 'mporta una sega dei nipoti e di tutto il resto, i due si mettono un paio di pantaloni beige, un paio di "sciantillì" ai piedi e una camicia di quelle con la bandiera tedesca sul braccio rigorosamente sdrucita dai pruni e dai rami del bosco.
Si dotano di bastoni affilati e panieri capienti e preparano il famigerato mezzo di locomozione: la panda.
La panda è la macchina preferita dagli zii e dai nonni di tutta Italia, Fonti ISTAT dichiarano che la panda sta all'anziano come il vinsanto ai cantuccini.
Ovviamente parlo della panda vecchio modello.
Lo zio Alfio alla richiesta di spostare la punto del figlio da davanti al garage, una volta ha risposto testuali parole: "Io so guidare solo la panda".
Il guidatore di panda pensa inspiegabilmente di non essere in grado di guidare nessun altra auto perché, a suo dire, "le macchine moderne sono difficili da mandare".
Chiunque abbia guidato una panda in realtà lo sa bene che è più complicata da gestire di un trattore Landini. Lo zio però è sempre ammaliato dal fascino dalle presenza delle manovelle per tirare su i vetri, e non sente la mancanza del servo sterzo, dei fendinebbia, radio, abs, airbag e altre cose inutili.

Fatto sta che gli zii così combinati sono pronti a 15 giorni di full immersion nel bosco dal quale ritornano solo per dormire e consumare pasti frugali; partono la mattina alle 5.30 e tornano la sera al tramonto e rimangono irraggiungibili per tutto il tempo perchè gli è stato regalato il cellulare ma non lo portano mai con loro e se lo portano non lo accendono e se lo accendono non c'è mai segnale. In ogni caso alla richiesta esplicita di portarselo dietro da parte di tutti i familiari la risposta è sempre NO, perché a loro dire "è in carica".
Ho fatto una rapida ricerca e ho scoperto che il cellulare dei miei zii è in carica dal momento dell'acquisto ovvero dal 13 maggio 1999. E' stato staccato dal caricabatterie solo 2 volte per fare la ricarica di 5 euro. L'ultima telefonata effettuata è stata quella per provarlo la sera stessa dell'acquisto mentre non ci sono chiamate ricevute in memoria, solo i messaggi “ti ho cercato” e le promozioni wind con prezzi ancora in lire.

Specialisti psicologi ed esperti di disturbi mentali hanno inserito la dipendenza del cercatore di funghi fra le patologie più gravi insieme a quelle di dipendenza da droga, videopoker e nutella.
Vi spiego anche come si diffonde questa patologia

Un cercatore di funghi stabilisce che è il momento di partire per la ricerca, va e trova 500 grammi di porcini, torna in paese e li fa vedere a tutti. Alcuni dei presenti presi da invidia del fungo partono a loro volta portando al ritorno chi 700 grammi, chi un chilo, chi 2 chili di porcini innescando nuovamente il processo e rendendo la patologia epidemica.

Una volta ho provato anche io ad andare con lo zio Alfio e la zia Maria a funghi e ho scoperto che Qualsiasi anziano acciaccato mezzo stroncato e lento riesce nel bosco a raggiungere velocità di passo da maratoneta.
Praticamente mentre io ero appena sceso dalla macchina i miei zii erano già dall'altra parte della montagna e avevano attraversato 2 torrenti e una salita con pendenza del 75% trovando 4 kg di funghi. Questo Percorso  io sono riuscito a farlo in 5 ore con l'aiuto di corde e trovando solo un porcino marcio dell'anno prima.

Lo zio Alfio e la zia Maria durante il tour de force di 15 giorni nel bosco non hanno tempo di cucinare il bottino della loro ricerca e, come buona parte dei cercatori, non mangiano funghi e li portano a parenti e amici.

Una volta si persero nel bosco e non vedendoli rientrare dopo il tramonto s'andò  a cercarli. A forza di girovagare erano riusciti a raggiungere il margine dell'autostrada fra Barberino e Roncobilaccio e s'erano messi a vendere il raccolto del giorno all'autogrill aglio est. Nel momento in cui li abbiamo caricati in macchina avevano incassato 3000 euro vendendo 3 Kg di porcini a 1000 euro l'uno a dei turisti russi.

 

Nessun commento:

Posta un commento