lunedì 1 agosto 2016

PIANIFICARE LA RIVOLUZIONE di Cecille Cafca Burns


«Chiamiamolo, allora. Passami il contatto…ok….Robin, sono io.»

«Abbiamo deciso di eseguire.»

«Lo so, non era nei piani.»

«Infatti, non era detto. Re! Re! non Mi, donna, Re! Scusa.»

«Non esiste alternativa, eseguiamo, ho detto.»

«Ma come, perché? Te l’ho spiegato mille volte. Non è conosciuta per la sua precisione matematica, la Fede. Bisogna rimediare per aiutare gli intelligenti. Offrire qualche cosa di chiaro. E’ evoluta la specie, non è più concessa l’ambiguità.»

«Infatti, non sono più quei tempi, no.»

«Zero rogo.»

«Questa è la più precisa. Ho detto Re, Teodora! Fabrizio, e diglielo tu, per carità del piano verticale, mi sta facendo impazzire. Poi però riprova con Paolo. Come dicevi, Robin?»

«Sì, invece, ed è anche la migliore. Una super esca, direi.»

«Abbiamo ingabbiato Adolfino e qui Fabrizio sta tentando di parlare con Paolo. Magari anche Roberto.»

«Perché dice che vengono ascoltati in modo speciale. Se non altro per la traiettoria.

Infatti, parliamo degli intelligenti.»

«Si, ok, ma con l’unico di quelli che può tentare di parlare è con Stephen.»

«Ovvio, King. Hawking non si lascia avvicinare, anche se… bravo, sì, infatti quel farmaco aiuta. E poi lui ti apprezzava, quando eri in giro.»

«Quindi tu sarai incaricato di posizionare Adolfino nell’ascensore universi, così becca i bischeri.»

«No, non sono stato troppo tempo in questa città, è che c’era un filosofo architetto che lo usava in una frase vera, appunto, e anche pertinente, guardacaso.»

«…paradiso. Bravo, vedo che la conosci.»

«Eh, oh… abbiamo messo un Platone e un Pitagora insieme in un piano, l’hai visto con i tuoi occhi.  Più generosi di così?! L’hanno espresso direi benino, che trasmigrano, tra le altre cose. No?»

«E anche il tetraedro, cazzo.»

«Sì, persino che si moltiplica! Ci puoi credere? Che manica di scemi.»

«Sì, appunto, ora basta. Eseguiamo.»

«Fai coincidere sufficienti concetti trasversali… innesca la battaglia. Usa la tecnologia. Hai visto il nuovo Sherlock.»

«Meglio, Teodora, ma ricomincia da capo. Cosa vuol dire non so come?»

«Tu fai come ti dice l’Oddio.»

«Sì che puoi, ti dico! Falli ridere, falli discutere su di te, falli pubblicare, falli fallire quanto più si ostinino nella divergenza, sarà uno tsunami, vedrai.»

«Eh sì che sarà fino all’ultimo sangue. Tanto Adolfino gradisce rare… e l’abbiamo ingabbiato, ricordati.»

«Quando capiranno che c’è Adolfino nel buco del piano verticale, sempre che tu fai ciò che ti dice l’Oddio, sarà scacco matto ne sono sicuro.»

«Ma come, e se non capiscono? Capiranno, maledizione, capiranno, a questo giro!»

«E’ cominciato con un paio, sì, e trasmigrano, sì, e si uniscono, sì. E si moltiplicano, sì. E si ritrovano, sì.»

«Devi farli capire. Bravissima Teodora. Va bene, ci aggiorniamo tra un’ora mortale.»

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