domenica 1 maggio 2016

MENTRE SI SCRIVE UN RACCONTO di Roberta Sandrini

Non capisco da dove venga questo rumore, sembra un leggero sibilo, insidioso, quasi silenzioso, ma insistente, saranno gli impianti di questa casa che cominciano ad essere vecchiotti, ma di certo ora non posso pensarci, mi sono appena messa a scrivere, per una sera che posso godere di un po’ di tranquillita’, non dico intesa come silenzio, quello c’è sempre, ma di assenza di altri pensieri in particolare e quindi possibilita’ di concentrarmi su quello che scrivo….poi non ho abbastanza soldi in questo momento, pensandoci meglio quindi….

Cos’è la bellezza? Un’idea, un pensiero, un profumo, un’intuizione, un ricordo, qualcosa di impalpabile che dal mondo tangibile è passata  a quello intangibile? O è invece un paesaggio, un oggetto, un animale, qualcosa che gli occhi vedono, le orecchie ascoltano, le narici annusano, la pelle sfiora ed accarezza? E’ sfuggente la bellezza o chiede solo di essere capita, vuole solo essere compresa? Tutti in un certo senso inseguono la bellezza, o meglio il loro personale ideale di bellezza perche’ la bellezza è soggettiva, relativa, non solo relativa ad ogni singola persona, perche’ ognuno di noi ha cose che gli sembrano belle ed altre che gli sembrano inguardabili, intollerabili, ma e’ così anche per popoli interi, culture intere, nazioni intere, cioe’ quello che è bello per un cinese magari per un occidentale è orrendo.

Ma forse proprio per questo la bellezza avrebbe bisogno di essere oggettiva, di trovare una definizione assoluta o che quantomeno metta d’accordo un enorme numero di persone, se non proprio intere moltitudini, e che per il tramite della bellezza potrebbero trovare una via di dialogo, qualcosa che li metta d’accordo, che li accomuni.

Con tutte quelle riflessioni che ho sempre trovato molto vere, del tipo “la bellezza salvera’ il  mondo”, “c’è bisogno di bellezza”, “la bellezza è verita’” credo si intenda proprio questo….

Bello senz’altro è uscire sul terrazzo  e sentire un primo vago, caldo ed insinuante tepore primaverile, specialmente per chi odia il freddo come me….pero’ dovrei innaffiare un po’ di piu’ i fiori d’ora in poi, il fertilizzante no, non mi pare che la mamma lo usasse, si sono sempre arrangiate queste piante e sono state sempre belle, perlomeno tutte le sfaccendate del condominio ed anche qualcuna dei balconi vicini ci hanno sempre fatto i complimenti…ma magari lo compro dai, alla pianta che tengo in ufficio invece l’ho sempre dato e guarda cosa è diventata, era un alberello smunto e smagrito, alto piu’ o meno quindici centimetri, un ficus beniamino eh, il genere prometteva bene, le foglie erano verdi e lucide ma sempre un alberello basso e timido, ed ora mi incombe sulla spalla mentre scrivo al computer ed è piu’ alto di me…..

Potere dell’amore, anche se per le piante, direbbe qualcuno, potere della dedizione e dell’impegno quando trovano un oggetto su cui esercitarsi dico io, comunque rientriamo….a volte mi sembra di essere diventata all’improvviso svagata, all’improvviso perche’ credo di poter affermare con assoluta certezza e senza false modestie di non esserlo mai stata prima, malgrado l’eta’ piu’ giovane…..sì domani o dopodomani passo dal fioraio se non riesco a passare al supermercato….

Quindi la bellezza e’ relativa, e’ un concetto sfuggente…ma allora nessuno potra’ mai trovarsi d’accordo sulla bellezza ed anzi le persone potranno discutere all’infinito, arrabbiarsi fra di loro, peggio ancora arrivare a scannarsi perche’ non sono d’accordo su cio’ che e’ bello ed ognuno, o perlomeno coloro che non trovano particolare soddisfazione nel disprezzare semplicemente le idee altrui e nel cercare di confutarle o di metterle in ridicolo (i piu’ intelligenti o solo i piu’ deboli a seconda dei punti di vista), tentera’, anche con la forza, di imporre, fra le altre, pure la sua idea di bellezza.

E quindi la bellezza relativa è una bellezza inutile, è come un oggetto prezioso sotto una campana di vetro, che il proprietario va a nascondere quando sa che stanno arrivando ospiti, invece di lasciarlo ammirare, è come un fiore tenuto al buio che appassisce senza scopo, una torta a dieci strati che non mangia nessuno….

Dall’oggetto prezioso sotto la campana di vetro alla torta a strati….chissa’ se mi e’ venuto bene questo decrescendo….certo è un po’ che non scrivo, un bel po’….quando ero piu’ giovane mi piaceva, ho scritto racconti ed avevo pure cominciato un…..chiamarlo romanzo e’ davvero presuntuoso……diciamo racconto piu’ lungo degli altri va’…..chissa’ come e’ stato che mi sono fermata, non ricordo esattamente….la scoperta della discoteca, dell’altro sesso, delle bevute, delle droghe , di tutte le varie cazzate che ad un certo punto ti distraggono, e si ti fai distrarre troppo o troppo a lungo, perdi quel buono che stavi facendo, e che poteva servirti a renderti diverso da tutti gli altri, per diventare uguale a tutti gli altri, quelli da cui volevi per forza essere diverso…..

Ma forse no , forse no, forse, al contrario, e’ stato proprio tutto quello con cui mi rapportavo, nella mia voglia di scrivere, i libri che sceglievo, gli autori che amavo, a farmi perdere il coraggio, a farmi passare la voglia e magari pure l’ispirazione…..tutti che mi sembravano troppo grandi, troppo bravi, troppo geniali, magari solo precursori, visionari….io ho sempre amato chi va avanti nel tempo….solo avanti….il passato è inutile, non ha rimedio ne’ ha mai giustificazioni abbastanza valide….a che serve scrivere se non puoi aggiungere nemmeno un piccolissimo tassello a quello che hanno giustamente, ed in maniera così impeccabile, quelli prima di te? Non si scrive per se’ stessi, come atto individuale di riflessione o magari come atto terapeutico….lo scrittore, l’artista sono dei presuntuosi, ansiosi di rapportarsi con altre persone, che, rigorosamente, non devono scrivere, ne’ suonare, ne’ dipingere, ne’ avere la benche’ minima voglia di farlo, per ammaliarli, sentire la loro devozione, specchiarsi nei loro occhi colmi di ammirazione….

In definitiva quello che scrivevano era troppo BELLO….forse anche molti altri artisti mancati avranno ragionato come me….artisti mancati od onesti praticanti quantomeno….

Certo l’arte è veicolo del bello…..o veicolo di idee che a chi le ha materializzate sembrano belle e che la stessa persona vuole disperatamente far sembrare belle anche agli altri….che l’arte sia bella in se’, sempre e comunque, solo perche’ tale la si e’ generalmente definita, no non mi pare che si possa dire…..cioe’ vedi il classico discorso stantio per cui Picasso non piace a molte persone perche’ scompone il viso umano e mette un occhio piu’ in su’dell’altro….o Chagall che è infantile e naif….non parliamo di altri…..che magari quelli che criticano sono solo ristretti di cultura e di vedute ma come fai ad andare a dirglielo? E comunque per loro le opere di quegli artisti non sono belle, non sono arte, non comunicano emozioni…..

Alt, forse ho colto il punto….quando da giovane leggevo quei libri che mi rendevo conto di non poter eguagliare con la mia penna biro, comprata alla cartoleria sottocasa….mamma mia, se penso che scrivevo a forza di gomiti e dita sottosforzo….i famosi tempi eroici, tipo quelli della corsa all’oro o dei primi tentativi di volare….quello che mi rattristava era l’essere, in fin dei conti, tristemente consapevole del fatto che quello che scrivevo io non avrebbe dato emozioni a nessuno, almeno non in modo particolare….nessuno avrebbe mai ripensato, nel corso della sua vita, a quello che aveva scritto la sottoscritta, nessuno ci avrebbe ripensato scientemente o per caso, sull’autobus, in lavanderia, sotto la doccia, nel bel mezzo di una cena noiosa e nemmeno cosi’ buona da far dimenticare la conversazione degli invitati, e ripensandoci avrebbe solo, magari semplicemente sorriso…

Allo stesso modo forse Picasso non piace a qualcuno che, con l’attenuante di essere cresciuto in ambiente conservatore negli anni cinquanta, non riesce a ricavare dalla sua arte alcuna emozione….

La capacita’ di farci emozionare svela la bellezza ed anche l’arte, che della bellezza si fa carico.

Bello si’ si’ questa conclusione mi sembra buona, puo’ funzionare….trovato il bandolo della matassa sara’ facile sbrogliarla…..certo sperando che nessuna sciocchezza arrivi a distrarti come prima, mentre lo stavo ancora cercando il bandolo…ancora non so di quale colore metterle queste benedette piastrelle nuove in cucina, blu e’ riposante, verde è divertente, volendo scartare il rosso perche’ è troppo aggressivo….no, sbattere le uova richiede calma…perche’ anche se scegli un ricamo floreale od un motivo geometrico un colore dominante, di sfondo ci deve essere secondo me…arancio? Arancio è un bel colore,si’ si’, ma non le ho viste ancora da nessuna parte mattonelle arancio, dovro’ girare un po’….

Allora domani deciso, lascio pure il computer aperto, li’ sul tavolo nello studio, anzi in cucina cosi’ sara’ la prima cosa che mi saltera’ agli occhi domattina, prima ancora di prepararsi una tazza di caffe’…

Speriamo bene….ho buttato giu’ queste poche righe al computer, chissa’ come sarebbe stato scriverle a penna…ma come ho gia’ detto amo chi va avanti senza troppi rimpianti…buonanotte.

 

Nessun commento:

Posta un commento