domenica 1 maggio 2016

L'UOMOLOGIO di Monica Capomonte

Guardavo un disegno di mio figlio, che ho appeso, col solito inopportuno gusto da mamma, sul mio Mac in ufficio. Lo ha chiamato Uomologio, o qualcosa del genere, e rappresenta lo scorrere del tempo per un ragazzino di nove anni. In pratica ha disegnato un bebè sulle ore una, un piccoletto alle due, un bimbo più grande alle tre e così via. Fino ad arrivare all'ometto in giacca e cravatta alle otto, l'uomo senza capelli alle dieci e  un vecchietto alle undici. Sulle dodici ha disegnato una pistola, ma non si può chiedere agli artisti di essere coerenti. Ho una discreta educazione, vado alle mostre e tutte quelle cose lì, e mi sono chiesta se, per qualche strano motivo, mi trovi di fronte a un'opera d'arte. So benissimo che i disegni che facciamo da bambini sono bruttissimi: mamme, lo so che mi guardate storto, ma sono brutti, proprio inguardabili. L'importanza è la creatività, state dicendo. Sì, sì. Ma fanno schifo lo stesso. E anche il disegno di mio figlio è  orribile, anche se lo amo e tutto il resto. Ma l'idea.... Mmm. L'ha copiata da qualche stupido libro che la sua stupida maestra (Karys, si chiama Karys: suoni nelle Bangles o nelle All Saints gallesi, tesoro mio?) ha fatto leggere alla classe. E subito mi sono immaginata di un museo con tutti i dipinti dei grandi artisti quando erano piccoli: Michelangelo, Tintoretto, Degas, Pollock quando erano bambini. Con i nomi del passato (intendo passato passato, tipo Rinascimento) è difficile, ma al giorno di oggi, con Internet e tutto quanto non  dovrebbe essere difficile recuperare i disegnini di Andi Warhol quando andava alle elementari. Con la mamma di Andi che scuote il capo e dice "al massimo da grande potrebbe dipingere le lattine di succo di pomodoro".Ecco. Adesso mi tocca andare a cercare sul web se la faccenda dell'uomologio è scopiazzata da qualche parte, oppure se sia una piccola scintilla artistica di Gu(gliemo).  Mi attende il solito pomeriggio di sciocchezze. Brava Monica, così impari a fare la editor e a non trovarti un lavoro più interessante, che so, l'artista: dipingevo in fondo da piccola. Ma i miei disegnini facevano davvero schifo.

 

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