domenica 1 maggio 2016

L'ULTIMO MONDIALE di Gabriele Giustri

Durante le purghe degli anni '30 in URSS, presso una dacia sperduta nella Kamcatka, iniziava lo sviluppo di quello che sarà definito il più grande esperimento mai tentato da un essere umano, a capo  c'era e ci sarà sempre, il Prof. Dimitry Koikov. Psichiatra, Psicologo, Fisico, Chimico e soprattutto devoto Marxista.
Nella dacia immersa nelle nevi perenni si lavorava giorno e notte. Il progetto, segretissimo, era conosciuto solo da Stalin e da pochi altri.
La frase che il grande filosofo russo Anton Bulov disse direttamente a Lenin nel 1920, “ Tutti dovrebbero diventare comunisti, solo così i mali del mondo sarebbero debellati”, non era più un'utopia ma una realtà.
Come però?
Con LA BOMBA
Quindi, sterminio di massa? Miseria? Città distrutte? Morti, malattie, un nuovo medioevo? NO!
La bomba non sarebbe stata la solita bomba. Al suo interno ci sarebbe stata una capsula con un germe, un virus, il virus del Comunismo con il quale sarebbe stato contaminato il mondo.
“ Una volta esplosa sopra al nemico egli diventerà un amico e ci marcerà accanto. Lavora compagno professore, lavora” disse Stalin.
Il compagno professore lavorò, eccome se lavorò e lavorò sodo, finché, dopo sedici anni di esperimenti con formiche, api, topi, tonni e scimmie, arrivò a risultati soddisfacenti. I topi vivevano in pace e comunità, condividendo cibo e rifugi, le scimmie addirittura iniziavano ad arare i campi e a spartirsi il raccolto. I tonni facevano i tonni.
Era arrivato il momento per testare l'esperimento sull'uomo.
Ma come in tutte le storie segretissime, anche in questa ci voleva “il colpo di scena” ed il colpo di scena aveva le fattezze del Dott. Jury Ilcic alias Prof. Pat Jenkins anche lui Psichiatra, Psicologo, Fisico, Chimico ma soprattutto Spia Britannica.
“La bomba comunista deve essere fermata!!!” disse il re ad un sudatissimo primo ministro.
Il prof. Jenkins ottenne segretamente milioni di sterline per sintetizzare l'antidoto, “la fascistina”.
Gli altri paesi forse per troppa segretezza, ma anche perché era scoppiata la guerra, non diedero molta importanza ai deliri di un re balbuziente. Hitler faceva troppa più paura rispetto ad un professore russo, pazzo, esiliato al freddo, che voleva trasformare tutti in comunisti. Il presidente Roosevelt chiuse il suo commento sulla faccenda con una grassa risata.
A questo punto Churchill autorizzò la vaccinazione con la fascistina per tutta la Gran Bretagna.
Ma in Kamcatka? In Kamcatcka tutto era pronto: i topi e le scimmie erano sempre più comunisti, i tonni sempre più tonni. Iniziava la fase due. In una camera stagna riempita di gas comunistizzatore erano stati rinchiusi: due nazisti, due fascisti, due franchisti, tre francesi e due americani del Mississipi, dopo mezz'ora, tra loro si chiamavano compagni e parlavano la lingua dei Soviet.
Un successo, Koikov telegrafò a Stalin “ Compagno presidente stop il nemico ci marcerà accanto stop.”
Intanto la guerra era finita e il giorno dell'esperimento definitivo era stato individuato; giugno 1946. Furono lanciate 150 bombe nella stratosfera cariche di virus comunista, i venti non ci misero molto a trasportarlo in tutto il mondo, poi la pioggia,  l'umidità...il virus avvolse l'intero pianeta.
Tutto diventò comunista.
I popoli si abbracciavano come fratelli, le tensioni finirono, i muri furono abbattuti, povertà e patimenti sparirono, così come l'inutile opulenza capitalista. Lo sfruttamento del forte sul debole non esisteva più
Lo stesso Stalin, divenne molto più buono e comprensivo, fece addirittura liberare tutti i prigionieri dai gulag che però decisero di non tornare a casa dicendo che se lo meritavano e che grazie al loro lavoro un giorno i gulag sarebbero stati più belli.
Il sogno di Lenin e Bulov era stato realizzato; il mondo era comunista. I cani, i gatti, le zebre, i fagiani, i vermi erano comunisti. Tutti erano comunisti. Oddio, proprio tutti no, mancavano gli inglesi e i tonni..
La “fascistina” oltre a funzionare alla grande, aveva risvegliato un odio latente nei confronti dei comunisti. In Gran Bretagna,  chi faceva a metà di un panino con un altro era visto malissimo.
La regina d'Inghilterra, il re era morto, schiumava odio contro i comunisti giorno e notte. I successi in tutti i campi dei sovietici non La facevano dormire.
In pochi anni l'URSS era atterrata sulla Luna e su Marte, grazie anche “all'energia eterna e pulita” scoperta dai compagni Tesla e Majorana e aveva debellato malattie tremende e migliorato di gran lunga il tenore di vita di tutto il popolo.
Ci voleva QUALCOSA! Qualcosa dove i comunisti fossero sconfitti per far vedere a tutti chi aveva ragione e l'aveva sempre avuta.
Ma su cosa gli inglesi avrebbero potuto primeggiare contro i comunisti?
Alla fine, il lampo di genio, venne al ministro dello sport inglese: “Maestà siamo i migliori a giocare a calcio...Sfidiamoli!!! Vinceremo noi!!!”
Ma perché non averci pensato prima!
Il Campionato del mondo di calcio.
Ci sarebbe stata solo una partita: GRAN BRETAGNA vs URSS.
Gli inglesi in patria furono subito chiari: scozzesi, irlandesi e gallesi sarebbero stati esculsi perchè troppo scarsi.
“Che stronzi” commentò Stalin, e se lo disse Lui....
Gli inglesi, con la loro prosopopea e con la prerogativa di essere gli inventori del calcio moderno, pretesero di giocare a Londra nello stadio di  Wembley, inoltre l'arbitro doveva essere inglese.
I sovietici per non fare polemica accettarono.
La regina avrebbe voluto addirittura giocare in quindici ma la federazione internazionale del calcio, fece finta di nulla.
Alle 12,30 ora di Greenwich del 5 giugno 1952 le squadre entrarono in campo per quella che tutti i giornali dell'epoca chiamarono La Terza Guerra Mondiale.
La regina era tesissima e sugli spalti c'erano tutti: il segretario dei comunisti americani senatore McCarthy, quelli europei come De Gaulle e De Gasperi, quelli africani, tedeschi, sud americani ecc.
Accanto alla regina, in una splendida divisa bianca da ufficiale di marina, senza gradi, sedeva Stalin.
Della partita non parleremo più di tanto,  il risultato era sul 2 a 2, sia i figli di Albione, sia i sovietici avevano giocato bene, ma all''89 l'arbitro: il fascistissimo Lorenz, fischiò un rigore inesistente per gli inglesi. McKinley si avvicinò al dischetto posizionò la palla, il portiere dell'URSS, il mitico Thompson di Boston, salutò a pugno chiuso Stalin che contraccambiò entusiasta. L'arbitro stava per fischiare quando, i tifosi inglesi,  i giocatori inglesi, l'arbitro inglese e la regina stessa ebbero come un momento di buio un attimo solo, un microsecondo di assenza senziente.
L'arbitro fischiò e McKinley sparò il pallone volutamente altissimo sopra la traversa. A quel punto tutti, ma proprio tutti tutti, si abbracciarono, la regina saltò in piedi a pugno chiuso e baciò un divertito Stalin.
Come spesso accade nelle storie di spie e traditori, chi sembra essere cattivo alla fine si scopre essere buono. Infatti, in quel preciso momento il Prof. Pat Jenkins alias Dott. Jury Ilcic si alzò dal suo posto allo stadio, si avvicinò a Stalin e gli sussurò “ sei anni compagno, come avevi richiesto, la fascistina dura esattamente sei anni”.
Soddisfatto il Piccolo Padre si alzò, prese il microfono e salutò tutti i compagni dicendo “ ora la guerra è finita!” e partì l'internazionale.
Quello fu l'ultimo mondiale di calcio e fu vinto dall'URSS 2 a 2.
Stalin grazie alle ricerche del Prof Koikov visse molto a lungo e ogni tanto prendeva la fascistina per sentirsi un po' cattivo.
Dieci anni dopo veniva lanciato nello spazio verso Aldebaran un missile ad energia eterna. Sui fianchi dell'astronave, tutta rossa  con la falce ed il martello, una sola scritta:
один вирус бродит по миру вируса коммунизма

(pronuncia: odin virus brodit po miru virusa kommunizma)

E i tonni? Direte voi.

Ma allora siete tutti una banda di fascisti maledetti!!!

Per i tonni c'è un'altra storia.

Fine.

Nessun commento:

Posta un commento