Nella
dacia immersa nelle nevi perenni si lavorava giorno e notte. Il progetto,
segretissimo, era conosciuto solo da Stalin e da pochi altri.
La
frase che il grande filosofo russo Anton Bulov disse direttamente a Lenin nel
1920, “ Tutti dovrebbero diventare comunisti, solo così i mali del mondo
sarebbero debellati”, non era più un'utopia ma una realtà.
Come
però?
Con
LA BOMBA
Quindi,
sterminio di massa? Miseria? Città distrutte? Morti, malattie, un nuovo
medioevo? NO!
La
bomba non sarebbe stata la solita bomba. Al suo interno ci sarebbe stata una
capsula con un germe, un virus, il virus del Comunismo con il quale sarebbe
stato contaminato il mondo.
“
Una volta esplosa sopra al nemico egli diventerà un amico e ci marcerà accanto.
Lavora compagno professore, lavora” disse Stalin.
Il
compagno professore lavorò, eccome se lavorò e lavorò sodo, finché, dopo sedici
anni di esperimenti con formiche, api, topi, tonni e scimmie, arrivò a risultati
soddisfacenti. I topi vivevano in pace e comunità, condividendo cibo e rifugi,
le scimmie addirittura iniziavano ad arare i campi e a spartirsi il raccolto. I
tonni facevano i tonni.
Era
arrivato il momento per testare l'esperimento sull'uomo.
Ma
come in tutte le storie segretissime, anche in questa ci voleva “il colpo di
scena” ed il colpo di scena aveva le fattezze del Dott. Jury Ilcic alias Prof.
Pat Jenkins anche lui Psichiatra, Psicologo, Fisico, Chimico ma soprattutto
Spia Britannica.
“La
bomba comunista deve essere fermata!!!” disse il re ad un sudatissimo primo
ministro.
Il
prof. Jenkins ottenne segretamente milioni di sterline per sintetizzare
l'antidoto, “la fascistina”.
Gli
altri paesi forse per troppa segretezza, ma anche perché era scoppiata la
guerra, non diedero molta importanza ai deliri di un re balbuziente. Hitler
faceva troppa più paura rispetto ad un professore russo, pazzo, esiliato al
freddo, che voleva trasformare tutti in comunisti. Il presidente Roosevelt
chiuse il suo commento sulla faccenda con una grassa risata.
A
questo punto Churchill autorizzò la vaccinazione con la fascistina per tutta la
Gran Bretagna.
Ma
in Kamcatka? In Kamcatcka tutto era pronto: i topi e le scimmie erano sempre
più comunisti, i tonni sempre più tonni. Iniziava la fase due. In una camera
stagna riempita di gas comunistizzatore erano stati rinchiusi: due nazisti, due
fascisti, due franchisti, tre francesi e due americani del Mississipi, dopo
mezz'ora, tra loro si chiamavano compagni e parlavano la lingua dei Soviet.
Un
successo, Koikov telegrafò a Stalin “ Compagno presidente stop il nemico ci
marcerà accanto stop.”
Intanto
la guerra era finita e il giorno dell'esperimento definitivo era stato
individuato; giugno 1946. Furono lanciate 150 bombe nella stratosfera cariche
di virus comunista, i venti non ci misero molto a trasportarlo in tutto il
mondo, poi la pioggia, l'umidità...il
virus avvolse l'intero pianeta.
Tutto
diventò comunista.
I
popoli si abbracciavano come fratelli, le tensioni finirono, i muri furono
abbattuti, povertà e patimenti sparirono, così come l'inutile opulenza
capitalista. Lo sfruttamento del forte sul debole non esisteva più
Lo
stesso Stalin, divenne molto più buono e comprensivo, fece addirittura liberare
tutti i prigionieri dai gulag che però decisero di non tornare a casa dicendo
che se lo meritavano e che grazie al loro lavoro un giorno i gulag sarebbero
stati più belli.
Il
sogno di Lenin e Bulov era stato realizzato; il mondo era comunista. I cani, i
gatti, le zebre, i fagiani, i vermi erano comunisti. Tutti erano comunisti.
Oddio, proprio tutti no, mancavano gli inglesi e i tonni..
La
“fascistina” oltre a funzionare alla grande, aveva risvegliato un odio latente
nei confronti dei comunisti. In Gran Bretagna,
chi faceva a metà di un panino con un altro era visto malissimo.
La
regina d'Inghilterra, il re era morto, schiumava odio contro i comunisti giorno
e notte. I successi in tutti i campi dei sovietici non La facevano dormire.
In
pochi anni l'URSS era atterrata sulla Luna e su Marte, grazie anche “all'energia
eterna e pulita” scoperta dai compagni Tesla e Majorana e aveva debellato
malattie tremende e migliorato di gran lunga il tenore di vita di tutto il
popolo.
Ci
voleva QUALCOSA! Qualcosa dove i comunisti fossero sconfitti per far vedere a
tutti chi aveva ragione e l'aveva sempre avuta.
Ma
su cosa gli inglesi avrebbero potuto primeggiare contro i comunisti?
Alla
fine, il lampo di genio, venne al ministro dello sport inglese: “Maestà siamo i
migliori a giocare a calcio...Sfidiamoli!!! Vinceremo noi!!!”
Ma
perché non averci pensato prima!
Il
Campionato del mondo di calcio.
Ci
sarebbe stata solo una partita: GRAN BRETAGNA vs URSS.
Gli
inglesi in patria furono subito chiari: scozzesi, irlandesi e gallesi sarebbero
stati esculsi perchè troppo scarsi.
“Che
stronzi” commentò Stalin, e se lo disse Lui....
Gli
inglesi, con la loro prosopopea e con la prerogativa di essere gli inventori
del calcio moderno, pretesero di giocare a Londra nello stadio di Wembley, inoltre l'arbitro doveva essere
inglese.
I
sovietici per non fare polemica accettarono.
La
regina avrebbe voluto addirittura giocare in quindici ma la federazione
internazionale del calcio, fece finta di nulla.
Alle
12,30 ora di Greenwich del 5 giugno 1952 le squadre entrarono in campo per
quella che tutti i giornali dell'epoca chiamarono La Terza Guerra Mondiale.
La
regina era tesissima e sugli spalti c'erano tutti: il segretario dei comunisti
americani senatore McCarthy, quelli europei come De Gaulle e De Gasperi, quelli
africani, tedeschi, sud americani ecc.
Accanto
alla regina, in una splendida divisa bianca da ufficiale di marina, senza
gradi, sedeva Stalin.
Della
partita non parleremo più di tanto, il
risultato era sul 2 a 2, sia i figli di Albione, sia i sovietici avevano
giocato bene, ma all''89 l'arbitro: il fascistissimo Lorenz, fischiò un rigore
inesistente per gli inglesi. McKinley si avvicinò al dischetto posizionò la
palla, il portiere dell'URSS, il mitico Thompson di Boston, salutò a pugno
chiuso Stalin che contraccambiò entusiasta. L'arbitro stava per fischiare
quando, i tifosi inglesi, i giocatori
inglesi, l'arbitro inglese e la regina stessa ebbero come un momento di buio un
attimo solo, un microsecondo di assenza senziente.
L'arbitro
fischiò e McKinley sparò il pallone volutamente altissimo sopra la traversa. A
quel punto tutti, ma proprio tutti tutti, si abbracciarono, la regina saltò in
piedi a pugno chiuso e baciò un divertito Stalin.
Come
spesso accade nelle storie di spie e traditori, chi sembra essere cattivo alla
fine si scopre essere buono. Infatti, in quel preciso momento il Prof. Pat
Jenkins alias Dott. Jury Ilcic si alzò dal suo posto allo stadio, si avvicinò a
Stalin e gli sussurò “ sei anni compagno, come avevi richiesto, la fascistina
dura esattamente sei anni”.
Soddisfatto
il Piccolo Padre si alzò, prese il microfono e salutò tutti i compagni dicendo “
ora la guerra è finita!” e partì l'internazionale.
Quello
fu l'ultimo mondiale di calcio e fu vinto dall'URSS 2 a 2.
Stalin
grazie alle ricerche del Prof Koikov visse molto a lungo e ogni tanto prendeva
la fascistina per sentirsi un po' cattivo.
Dieci
anni dopo veniva lanciato nello spazio verso Aldebaran un missile ad energia
eterna. Sui fianchi dell'astronave, tutta rossa
con la falce ed il martello, una sola scritta:
(pronuncia: odin virus brodit po miru virusa kommunizma)
E i tonni? Direte voi.
Ma
allora siete tutti una banda di fascisti maledetti!!!
Per
i tonni c'è un'altra storia.
Fine.
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