domenica 7 giugno 2015

IT’S TIME TO GO, MIKE di Leonardo Canestrelli

Two Fingers Mike era lì, disteso sul letto a fissare il soffitto. Non era più il tempo di far progetti, ipotesi, fors’anche sogni. Era arrivato il momento di partire. Adesso. Subito, mentre la città era ancora indecisa se affrontare un’altra giornata o se rimanere immobile nella nebbia. Lui doveva partire: temporeggiare ancora, continuare a rimandare sarebbe stato un delitto.

Se fosse riuscito a non svegliarla, anche la donna che adesso dormiva al suo fianco, come da 40 anni a questa parte, alla fine avrebbe capito. Forse.

E così Two Fingers si avviò di buon passo per il suo sentiero. Giunto a metà strada vide un altro sentiero e con un piccolo salto ci si portò dentro. Fece qualche passo, scorse un altro sentiero e con un saltino ci si portò. E così un altro. E un altro. E un altro.

“Vuoi piantarla di trastullarti con le mie smagliature?” sibilò lei stizzita, aprendo un solo occhio e senza neppure girarsi verso di lui.

Si era svegliata. Non aveva capito. Mike si rigirò nel letto e con un mezzo sorriso sulle labbra riprese a dormire

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