sabato 28 febbraio 2015

PALLATELLA di Gabriele Giustri

Una fredda mattina di febbraio, sul campo dell'Arci Novoli, una squadretta della periferia fiorentina, iscritta al campionato amatori, si stava svolgendo la partita Arci Novoli- Sporting Arno, sugli spalti c'era pure il supervisore della Pistoiese tale Villanini che era andato a vedere il figlio giocare. A tre minuti dalla fine, sullo zero a zero, Bonini, attaccante del Novoli, fu quasi ucciso al limite dell'area di rigore. Fu subito sostituito dal numero 29 tale Vladimiro Pallatella che si posizionò in area. Il 10 del Novoli si apprestò a battere la punizione che però si infranse sulla barriera, ma il tiro, violentissimo, si alzò in cielo per poi ricadere giù a piombo in area. Pallatella era lì, guardò in alto alla ricerca del pallone, ma, accecato dal sole starnutì e con la testa involontariamente colpì la palla insaccando alla destra del portiere. A fine partita Villanini si avvicinò all'allenatore del Novoli chiedendo notizie del n 29. “ Macchè...credo abbia 35 anni non lo so da dove viene, so solo che è pugliese, ma non lo sa neanche lui come ha fatto a fare gol, qui fa solo le righe per terrà con il gesso, non avevo nessuno per il cambio e ho messo lui...”. Villanini però non era convinto, il suo fiuto gli diceva che quello era un campione forse ormai un po' vecchiotto ma sempre un campione.
Il mattino dopo la Pistoiese aveva comprato Pallatella per trentacinquemilionisettecentomilalire.
Come si sa, nel giro del mercato qualsiasi movimento fa notizia e questa manovra incuriosì la Fiorentina. “ Bettega era una pippa in confronto a Pallatella” disse Villanini ai dirigenti Viola. Fu così che alla fine della settimana per cinquemiliardisettecentomilionitrecentomilalire Pallatella indossò la maglia che fu di Batistuta.
Il Corriere dello Sport titolava: “La Fiorentina si muove sul mercato ed acquista uno sconosciuto Pugliese”. Mentre leggeva la notizia Pallatella cadde dalle scale e si ruppe una caviglia. Un anno fermo!!!
Si fece però subito sotto il Milan che offrì ai Viola per il pugliese Ziizzu, Pizzolosi ed Herman più ventritremiliardisettecentomilioniventiquattromilalire.
Il giorno dopo sulla Gazzetta dello Sport c'era la foto di Pallatella nel letto d'ospedale con il pigiama ufficiale del Milan e la bandiera di Forza Italia. “Ecco Pallatella il nuovo Gigi Riva la stella del Tavoliere”.
Passarono i mesi e la frattura stava guarendo, il campionato era finito e stava arrivando l'estate poi sarebbero iniziati i ritiri. Per tutti tranne che per Pallatella, era stato richiamato militare della compagnia Tridentina, alpino! Il presidente del Milan s'infuriò e dette di comunisti a tutti. A quel punto gli uomini mercato della Juventus si presentarono nella sede del Milan con ottantacinquemiliardisettecentomilioniottantottomilalire più Albert, e Philipstross. In agguato però c'erano anche gli uomini del Real Madrid che fecero una controfferta di duecentomiliardisecchi.
Agnelli si mise a piangere e regalò una 124 a Pallatella che intanto era diventato tenente e di li a poco si sarebbe congedato. L'ultima sera da milite Vladimiro l'avrebbe dovuta passare in un bordello , ma appena uscito di caserma fu rapito dall'anonima sarda che comunicò alla sede del Real che per rivedere vivo il giocatore avrebbero dovuto sborsare novecentomiliardisettecentomilionitredicimilatrecentolire. Diego Alvarez, presidente degli spagnoli si suicidò. Il Manchester United a quel punto offrì ai sardi un bilionedilire più la comproprietà di Bukingam Palace. Dopo quattro anni d'intense trattative i sequestratori accettarono.
Fu scritto e detto di tutto; che Pallatella non era più lui, che era minato psicologicamente e che aveva la sindrome di Stoccolma. Gli inglesi lo mandarono in Svizzera in una clinica per tre anni.
Palatella stava per indossare la maglia dei rossi quando Hollywood lo contattò per fare un film sul calcio offrendo al Manchester quattrobililiardisettecentomilaventitredollari.
Il film fu finito in giugno, tre giorni prima della finale dei campionati del mondo di calcio tra Italia ed Isole Faroe, il buon CT Mazzola convocò l'ormai vecchio gioiello pugliese per la finale. In conferenza stampa Mazzola pronuncio la famosa frase che tutti ormai sappiamo a memoria e che fa ormai parte della storia con la S maiuscola: “non si può giocare la finale senza Pallatella, sarebbe veramente un peccato!!!”.
A tre minuti dalla fine dopo il secondo tempo supplementare e con lo spauracchio dei rigori incombente, Paglianti fu quasi ucciso al limite dell'area di rigore, Pallatella con il numero 20 sulla schiena, prese il suo posto, la punizione s'infranse sulla barriera la palla si alzò, Pallatella guardò in alto e starnutì
per il sole negli occhi e come dieci anni prima insaccò alla destra di Zugarttukkelboc. Eravamo campioni del mondo per la dodicesima volta!!!
Tutti sappiamo come è andata a finire. Pallatella entrò in contatto con gli alieni di Zeta Reticuli che affascinati dal gioco del calcio gli fornirono poteri infiniti e la vita eterna.
Pallatella oggi è governatore della galassia e governa con bontà e indulgenza ha instaurato una nuova religione globale ILSUPREMOCULTODELCALCIO e ha reintrodotto la pena di morte che però viene usata soltanto per i reati più gravi tipo giocare a Rugby.














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