Una fredda
mattina di febbraio, sul campo dell'Arci Novoli, una squadretta della periferia
fiorentina, iscritta al campionato amatori, si stava svolgendo la partita Arci
Novoli- Sporting Arno, sugli spalti c'era pure il supervisore della Pistoiese
tale Villanini che era andato a vedere il figlio giocare. A tre minuti dalla
fine, sullo zero a zero, Bonini, attaccante del Novoli, fu quasi ucciso al
limite dell'area di rigore. Fu subito sostituito dal numero 29 tale Vladimiro
Pallatella che si posizionò in area. Il 10 del Novoli si apprestò a battere la
punizione che però si infranse sulla barriera, ma il tiro, violentissimo, si
alzò in cielo per poi ricadere giù a piombo in area. Pallatella era lì, guardò
in alto alla ricerca del pallone, ma, accecato dal sole starnutì e con la testa
involontariamente colpì la palla insaccando alla destra del portiere. A fine
partita Villanini si avvicinò all'allenatore del Novoli chiedendo notizie del n
29. “ Macchè...credo abbia 35 anni non lo so da dove viene, so solo che è
pugliese, ma non lo sa neanche lui come ha fatto a fare gol, qui fa solo le
righe per terrà con il gesso, non avevo nessuno per il cambio e ho messo
lui...”. Villanini però non era convinto, il suo fiuto gli diceva che quello
era un campione forse ormai un po' vecchiotto ma sempre un campione.
Il mattino
dopo la Pistoiese aveva comprato Pallatella per
trentacinquemilionisettecentomilalire.
Come si sa,
nel giro del mercato qualsiasi movimento fa notizia e questa manovra incuriosì
la Fiorentina. “ Bettega era una pippa in confronto a Pallatella” disse
Villanini ai dirigenti Viola. Fu così che alla fine della settimana per
cinquemiliardisettecentomilionitrecentomilalire Pallatella indossò la maglia
che fu di Batistuta.
Il Corriere
dello Sport titolava: “La Fiorentina si muove sul mercato ed acquista uno
sconosciuto Pugliese”. Mentre leggeva la notizia Pallatella cadde dalle scale e
si ruppe una caviglia. Un anno fermo!!!
Si fece però
subito sotto il Milan che offrì ai Viola per il pugliese Ziizzu, Pizzolosi ed
Herman più ventritremiliardisettecentomilioniventiquattromilalire.
Il giorno
dopo sulla Gazzetta dello Sport c'era la foto di Pallatella nel letto
d'ospedale con il pigiama ufficiale del Milan e la bandiera di Forza Italia.
“Ecco Pallatella il nuovo Gigi Riva la stella del Tavoliere”.
Passarono i
mesi e la frattura stava guarendo, il campionato era finito e stava arrivando
l'estate poi sarebbero iniziati i ritiri. Per tutti tranne che per Pallatella,
era stato richiamato militare della compagnia Tridentina, alpino! Il presidente
del Milan s'infuriò e dette di comunisti a tutti. A quel punto gli uomini
mercato della Juventus si presentarono nella sede del Milan con
ottantacinquemiliardisettecentomilioniottantottomilalire più Albert, e
Philipstross. In agguato però c'erano anche gli uomini del Real Madrid che
fecero una controfferta di duecentomiliardisecchi.
Agnelli si
mise a piangere e regalò una 124 a Pallatella che intanto era diventato tenente
e di li a poco si sarebbe congedato. L'ultima sera da milite Vladimiro
l'avrebbe dovuta passare in un bordello , ma appena uscito di caserma fu rapito
dall'anonima sarda che comunicò alla sede del Real che per rivedere vivo il
giocatore avrebbero dovuto sborsare novecentomiliardisettecentomilionitredicimilatrecentolire.
Diego Alvarez, presidente degli spagnoli si suicidò. Il Manchester United a
quel punto offrì ai sardi un bilionedilire più la comproprietà di Bukingam
Palace. Dopo quattro anni d'intense trattative i sequestratori accettarono.
Fu scritto e
detto di tutto; che Pallatella non era più lui, che era minato psicologicamente
e che aveva la sindrome di Stoccolma. Gli inglesi lo mandarono in Svizzera in
una clinica per tre anni.
Palatella
stava per indossare la maglia dei rossi quando Hollywood lo contattò per fare
un film sul calcio offrendo al Manchester
quattrobililiardisettecentomilaventitredollari.
Il film fu
finito in giugno, tre giorni prima della finale dei campionati del mondo di
calcio tra Italia ed Isole Faroe, il buon CT Mazzola convocò l'ormai vecchio
gioiello pugliese per la finale. In conferenza stampa Mazzola pronuncio la
famosa frase che tutti ormai sappiamo a memoria e che fa ormai parte della
storia con la S maiuscola: “non si può giocare la finale senza Pallatella,
sarebbe veramente un peccato!!!”.
A tre minuti
dalla fine dopo il secondo tempo supplementare e con lo spauracchio dei rigori
incombente, Paglianti fu quasi ucciso al limite dell'area di rigore, Pallatella
con il numero 20 sulla schiena, prese il suo posto, la punizione s'infranse
sulla barriera la palla si alzò, Pallatella guardò in alto e starnutì
per il sole
negli occhi e come dieci anni prima insaccò alla destra di Zugarttukkelboc.
Eravamo campioni del mondo per la dodicesima volta!!!
Tutti
sappiamo come è andata a finire. Pallatella entrò in contatto con gli alieni di
Zeta Reticuli che affascinati dal gioco del calcio gli fornirono poteri
infiniti e la vita eterna.
Pallatella
oggi è governatore della galassia e governa con bontà e indulgenza ha
instaurato una nuova religione globale ILSUPREMOCULTODELCALCIO e ha
reintrodotto la pena di morte che però viene usata soltanto per i reati più
gravi tipo giocare a Rugby.
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