Teneva tra le
mani una piccola scatola
che
racchiudeva tutta la sua vita.
Oggetti
appuntiti, impregnati di odori, pezzi di stoffa.
Camminava
sentendosi invisibile, trasparente
il rumore dei
suoi stivali si perdeva in un eco strappato.
Rovesciò le
scartoffie e gli ammenicoli di poco valore
giù dal ponte
di Ceredigion, cullata dal suono della cascata.
Si guardò le
mani, dopo tanto tempo,
cercando di
seguire le linee contorte sui palmi,
scrutando
dentro i pori.
La pelle
ruvida, le dita sottili.
Quelle dita,
cosparse di minuscole ferite,
avrebbero
costruito tutto di nuovo.
Piegandosi,
spezzandosi se necessario.
Spinte da una
forza che da tempo non respirava
dentro di
lei.
Adesso che la
fiamma l'aveva distrutta, annerita
ridotta in
polvere,
qualcosa, un
nuovo calore illuminava le sue mani.
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